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COMMODORE COMPUTER 
Fondata da Jack
Tramiel
Ultima modifica 23-08-2010
|--> 1955
-->| 1994
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Storia:
Il motto pubblicitario di Tramiel era computer per le masse, non per le
classi.
La Commodore nasce ufficialmente nel 1955 quando Jack
Tramiel (un sopravvissuto al
campo di concentramento di Auschwitz),
trasferitosi a Toronto vi fonda la Commodore International Limited.
Jack si divertiva a riparare macchine da scrivere, e quindi
aprì
un piccolo negozio di riparazioni in New York, facendo moderati affari
per alcuni anni. Il Sig. Tramiel era un diavolo per fare affari, ed
alla fine ricevette un contratto straniero per costruire macchine da
scrivere in Toronto, Canada. Traslocò in Canada e si mise in
affari costruendo e vendendo macchine da scrivere.
Brevemente, da allora in poi, il Sig. Tramiel seguì il
successo
delle nuove "macchine aggiunte" da scrivania che stavano iniziando ad
invadere il mercato ed iniziò così, supportato
dalla
domanda dei suoi clienti, la costruzione di queste macchine. Questa
operazione azzardata gli riuscì piuttosto bene e
così
"ufficialmente" formò la sua nuova compagnia nel 1962, con
il
nome di "Commodore Business Machine, Canada."
La Commodore non tardò a cacciarsi subito nei pasticci: il
partner di Jack fu accusato per oscure pratiche d'affari e condusse in
poco tempo la compagnia in rosso. Fu salvato dall'intervento opportuno
di Irving Gould, che mise i soldi per salvare la compagnia in cambio
della nomina a presidente. Comunque gli affari continuavano ad andare
male, così l'investitore principale della Commodore,
Irving Gould, mandò Tramiel in Giappone per scoprire il modo
di
competere con loro, ma al suo ritorno ebbe un'idea nuova.
Jack ondò in Giappone per vedere quello che faceva la
concorrenza e trovò una cosa piuttosto interessante: il
Giappone
era assediato da una piccola apparecchiatura elegante, la calcolatrice
elettronica! Tramiel tornò e spostò la compagnia
verso
queste nuove apparecchiature e gli affari tornarono a volare in alto.
Sebbene la Commodore creò la prima calcolatrice elettronica
americana, compagnie come la Texas Instruments e Sinclair iniziarono la
creazione di unità più veloci, convenienti, ed in
quantità maggiore. Intorno al 1976, la Commodore
acquistò
un certo numero di piccole compagnie d'elettronica, che diedero alla
Commodore l'importante chiave d'accesso verso nuove tecnologie. Di
conseguenza, un bel giorno uno dei suoi nuovi tecnici
suggerì di
lasciar perdere le calcolatrici, e di dedicarsi alla costruzione di
desktop computer (in quei tempi i computers erano dei costosi hobby per
ricchi ragazzini). Jack fu d'accordo: naque così il PET, che
debuttò nel 1977.
Il Commodore PET, progettato da Chuck Peddle, uscì in
commercio
nello stesso stesso periodo dell'Apple II; era un sistema completo
chiuso, con case, tastiera, monitor e lettore di cassette a nastro
incorporati.
Sfortunatamente, è stato oscurato dal più
popolare Apple
(così come dal Tandy TRS-80), e non raggiunse mai un grosso
successo, benchè fosse stato rifatto in diversi stili (con
diversa tastiera e forme). Le basse vendite del PET furono
dimenticate presto, grazie al successo del Commodore VIC-20 nel 1981.
Il VIC-20 era nient'altro che una tastiera e una motherboard
collegabile ad una televisione domestica (come le attuali consolle per
videogiochi), ed aveva 5Kb di memoria. Era conveniente (300 dollari),
un prodotto di massa aiutato dal fatto che la gente cominciò
a
comprendere la versatilità degli home computers, e dal fatto
che
l'utente poteva realizzare il proprio software da soli! (WOW!). Il VIC
fu venduto veramente bene ma aveva una potenza limitata; Gli utenti
chiesero a grande voce di più e così fu
rilasciato il
Commodoro 64, nel 1982.
In quei periodi la Commodore fece veramente un grosso colpo: in soli
due anni dopo il rilascio, la Commodore infranse tutti i record, e fino
ad oggi il C64 è stato il computer più venduto
nella
storia. Fisicamente assomiglia al VIC-20: un case con inclusa la
tastiera di color marrone (invece del colore crema del VIC). Comunque,
il 64 aveva una risoluzione più alta, più colori,
ed una
impressionante capacità di memoria, ben 64Kb! oltre al chip
sonoro SID (il primo chip sonoro installato in un personal computer).
Il tempo passò e la Commodore rilasciò delle
versioni
"upgradate" del C64. C'era l'SX-64 (1983), cioè un C64
"portabile" a borsa, con disk drive e monitor a colori incorporati, il
Plus-4 (1984) e derivati, con la caratteristica di avere il software
integrato (in ROM). Il loro fratello maggiore a 8-bit fu il Commodore
128, con un nuovo case ridisegnato (bianco, con tastiera inclinata) e
128Kb di memoria. Sfortunatamente, i 128Kb di memoria erano
utilizzabili dal computer solamente in "modo nativo" e quindi non
compatibili con il software realizzato per il C64. Il 128 incorporava
la "modalità 64" utilizzabile tenendo premuto un tasto
durante
l'accensione, in modo da poter usare il software del C64. Il 128,
sfortunatamente, non ebbe vendite enormi, fatto dovuto a due motivi:
primo, c'erano pochi programmi scritti appositamente per sfruttare la
modalità nativa 128, e secondo.... i computer a 8-bit erano
in
fase di declino, per far posto ai nuovi sistemi a 16-bit come il
Macintosh della Apple, l'Atari ST, i PC IBM e soprattutto il Commodore
Amiga!
Nel 1984, Jack Tramiel abbandonò la compagnia,
improvvisamente e
senza preavviso. La gestione e proprietà della Commodore
rimasero in mano a Irving Gould il quale non era un manager accorto
come Tramiel; nonostante questo gli affari della Commodore Business
Machines erano in rialzo. Lo stesso anno che Tramiel se ne
andò,
la compagnia introdusse un computer nuovo, il 16-bit Amiga 1000: era
una macchina che incuteva un timore riverenziale, completamente
progettata per enfatizzare la grafica e il suono, eccellendo in
entrambi i campi. Il nuovo sistema operativo lavorava in multitasking
reale. Aveva una tavolozza di 4.096 colori e un sintetizzatore vocale
incorporato; poteva eseguire più programmi
contemporaneamente in
256Kb di memoria (lo standard), cosa che altri sistemi non potevano
fare con ben 1 megabyte!
Amiga non è per niente compatibile coi vecchi sistemi
Commodore.
Usa il microprocessore Motorola della serie 680xx (lo stesso del
Macintosh e Atari ST). Dopo il rilascio dell'Amiga 1000, la Commodore
creò il 2000 ed il 500. Il 2000 era molto espandibile,
grazie ai
vari slot di espansione, ed aveva più memoria (1-2 Mb). Il
500
era una compatta versione "tastiera" del 2000. Ogni volta che il
microprocessore Motorola veniva aggiornato, sembrava che la Commodore
rilasciasse un nuovo modello di Amiga. Le versioni che seguirono furono
il 2500 e 600, ed il molto più avanzato 3000 nel 1991 (68030
16
o 25 MHz). Intorno al 1993, la Commodore rilasciò il suo
modello
più avanzato dell'Amiga, il 4000. Aveva un nuovo chipset
grafico, che permise risoluzioni molto più alte e con
maggior
profondità di colore. Il 4000 è molto espandibile
e
può usare gli stessi hard-disk dei PC (IDE). Comunque fu la
migliore macchina multimediale sul mercato (sì, anche
oggi!);
sfortunatamente, fin dal 1984-85, la Commodore aveva un problema reale
con il marketing. L'Amiga era molto popolare con un numero piccolo di
utenti dedicati, e con l'industria del divertimento (primariamente
dovuto alla sua capacità grafica, e all'integrazione col
Video
Toaster di NewTek). Ma la limitata base di utenti non era sufficiente
per aiutare la compagnia a recuperare i suoi problemi di cattiva
amministrazione e pubblicità. Comunque la Commodore
rilasciò due sistemi consolle per videogiochi domestici, il
CDTV
e CD32 (in competizione con Sega CD e 3DO); la maggior parte della
gente non sentì mai nominare queste unità. La
Commodore
iniziò la sospensione dell'attività nel 1993, per
chiudere definitivamente nel maggio del 1994.
Sebbene la Commodore non fosse più in affari, venne
prontamente
acquistata. Nel 1994, la Compagnia tedesca di computer Escom AG
comprò la Commodore e Amiga Technologies.
Sfortunatamente,
neanche due anni più tardi, la Escom fallì ed
Amiga si
trovò di nuovo bloccato in un limbo, mentre il marchio
Commodore, acquistato da una non precisata società del
sud-est
asiatico che fallì nel 1998, passò poi alla Tulip
computers che, a sua volta lo cede nel 2005 alla società
californiana Yeahronimo.
La Yeahronimo Media Ventures una società olandese cambia
nome in
Commodore International Corporation dopo aver acquisito
il marchio Commodore ed il logo C==, nel 2005 si è
ribattezzata
Commodore International Corporation ed ha introdotto sul mercato alcuni
gadget hi-tech i cui nomi sono simili ad alcuni dei successi della
vecchia Commodore: PET, VIC-20 e C64. Sta riproponendo nel mercato il
marchio Commodore su vari dispositivi elettronici e digitali moderni,
presentati al CeBIT 2006. Per quanto riguarda il continuo della storia
dell'Amiga e gli attuali sviluppi, vedi nella sezione Amiga i
link
storia e ultime news.
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Commodore
http://www.cbmitapages.it/storia/cbmdett.htm
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